Questione di attimi

TR05_novembre_2Tutti in un modo o nell’altro conoscono la storia di Alice nel paese delle meraviglie scritta da Lewis Carroll intorno al 1865. Uno dei personaggi più conosciuti è di sicuro il coniglio bianco, caratterizzato dalla sua costante fretta e dal suo orologio da taschino.

Il coniglio può benissimo rappresentare la nostra società, la quale è sempre in una frenetica corsa contro il tempo, nel tentativo di non sprecarlo come se esso fosse denaro.

Erich From disse che “L’uomo moderno crede di perdere qualcosa – il tempo – quando non fa le cose in fretta; eppure non sa che cosa fare del tempo che guadagna, tranne che ammazzarlo.”

Questa citazione può descrivere, anzi descrive tutta l’umanità, visto che tutti cercano di avere un po’ di tempo per sé stessi ma quando si riesce a guadagnare qualche attimo non si sa come sfruttarlo, perciò viene sprecato: ed è un po’ questo il problema che ci caratterizza. Noi siamo qui sulla terra e lasciamo un’impronta della nostra esistenza finché il tempo ce lo permette, poiché la nostra vita ha una data di scadenza e ad ogni secondo che passa essa diminuisce. Quante volte da bambini non vedevamo l’ora di diventare grandi? E quante volte rimpiangiamo i momenti in cui eravamo piccoli e vorremmo tornare indietro nel tempo per goderci ogni istante? Noi di solito ci accorgiamo del tempo che scorre sempre troppo tardi, a volte pensiamo che esso passi troppo velocemente e vorremmo che rallentasse e ci aspettasse, ma purtroppo ciò non può accadere.

Molti filosofi e scrittori del passato si sono interrogati sull’importanza del tempo, ma alla fine tutti sono arrivati alla medesima conclusione: il tempo passa, passa con la sua velocità, non si ferma, non ti aspetta se rimani indietro, è indipendente, non segue nessuna regola, è un fenomeno a sé che va avanti per la sua strada e se gli stai dietro bene, sennò ti perdi nell’oblio.  Per questo ogni istante di questa vita, anche la più misera che possa essere, deve essere vissuto come se fosse l’ultimo e con la speranza che ce ne siano altri ancora. Carpe diem, come disse il poeta latino Orazio: quale migliore filosofia di questa per condurre la nostra vita?

Il nostro tempo è prezioso, per questo non deve essere sprecato dietro a cose che ci rendono infelici e insoddisfatti, perché alla fine tutto si riduce a quanto siamo soddisfatti della nostra vita:  ancora non esistono macchine capaci di poterci portare indietro nel tempo per cambiare il nostro passato, e quindi rimediare ad eventuali errori o rivivere determinati momenti;  ma possiamo sempre migliorare il nostro presente e futuro, non sprecando quegli istanti che la vita ci regala, visto che in un singolo attimo la nostra vita può essere stravolta e possono accadere cose bellissime , come la pace, ma anche cose terribili come la guerra.

Articolo scritto da Maria Francesca Petraccia

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