Sono solo canzonette… o no?

TR05_dicembre_01La musica è l’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi (da Treccani.it). Ma è solo un insieme di note che creano melodie o nasconde dell’altro?

La musica esprime sentimenti, emozioni e spesso è un mezzo per evadere dalla realtà di tutti i giorni, ma racconta anche la nostra storia; è quindi importante per capire chi siamo veramente.

Ogni componimento, cantato o meno, parla di emozioni e di storie vissute o immaginate ed è destinato a coloro che hanno provato gli stessi sentimenti o che vogliono vivere quelle storie nella loro mente e allontanarsi dal mondo che li circonda.

Quest’arte ha una storia lunga e articolata che inizia con i popoli primitivi  attraverso percussioni e primi suoni semplici, per poi arrivare a quella contemporanea, la cui struttura è molto più complessa. La musicologia, ovvero lo studio del fenomeno musicale, divide la storia della musica in molte correnti, ognuna con proprie caratteristiche, ma soprattutto strettamente legate alla storia dell’uomo. La musica ha infatti la capacità di rappresentare le caratteristiche di ogni periodo storico: così nel Medioevo la musica religiosa era caratterizzata da note basse e ritmi lenti che riflettevano la condizione dell’uomo rispetto a Dio, mentre quella del Barocco, che si prefiggeva lo scopo di stupire e meravigliare il pubblico, era caratterizzata da molti e articolati virtuosismi.

Le canzoni, a partire dal secolo scorso, sono state anche forme di protesta contro la politica o la società ed erano espressione di movimenti di denuncia (Sono solo canzonette, di Edoardo Bennato, è una canzone che va contro gli interessi delle case discografiche). Altre volte vengono utilizzate per unire gruppi di persone con uno scopo comune, come il progetto Band Aid che nel 1984 con Do They Know It’s Christmas? raccolse fondi per combattere la carestia che c’era in Etiopia, oppure, per citare un esempio più recente, la canzone Wavin’ Flag, che venne utilizzata da dal gruppo Young Artists For Haiti per raccogliere fondi per Haiti.

Tuttavia le melodie umane possono essere scaturite solo da quelle appartenenti al mondo della natura, che si fondono con la realtà stessa delle cose creando armonia. Anche il filosofo e matematico Pitagora, nella sua dottrina parla di armonia in senso etico, matematico e musicale, parla di armonia tra i corpi celesti, che muovendosi producono suoni a noi non udibili. Questa sua idea potrebbe far pensare alla recente scoperta del primo “vagito” dell’universo, cioè le onde gravitazionali emesse nei primi istanti di vita dell’Universo.

In campo scientifico la musica, attraverso la musicoterapia, è utilizzata come strumento di comunicazione con lo scopo di intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico in quanto essa, facilitando e promuovendo la coordinazione, l’armonizzazione, lo sviluppo motorio, cognitivo e affettivo, ha effetti  positivi sul comportamento umano.

Per quanto riguarda gli animali, recentemente mi sono imbattuta in musica per gatti, composta dal musicista David Teie, in cui vengono messi insieme i suoni che i gatti di norma odono dopo la loro nascita, come quelli appartenenti alla natura, o le fusa delle loro mamme.

Riassumendo, la musica, che spesso oggi viene sottovalutata anche a causa della sua grande diffusione, può invece essere un grande mezzo per l’uomo sia per conoscere la propria storia, a partire dalle influenze che essa ha avuto sulla musica, sia per imparare a conoscersi meglio sfruttando la propria e personale sensibilità.

Articolo scritto da Ludovica Straccia

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