Alla ricerca della felicità

TR05_marzo_1All’interno della dichiarazione d’indipendenza americana c’è, forse, uno dei diritti più importanti per l’esistenza dell’uomo: il diritto alla felicità.

Ma cos’è la felicità?

Felicità deriva da felix-icis, “felice”, la cui radice “fe-” significa abbondanza, ricchezza, prosperità. Quindi quando proviamo questa emozione  significa che siamo pieni di sensazioni positive, che ci fanno stare bene con noi stessi e con gli altri, siamo ricchi di bellezza e guardiamo il mondo con uno sguardo diverso, i nostri occhi e la nostra mente si posano solo sulle cose positive e belle della vita tralasciando tutto ciò che ci rende tristi e di malumore, perchè dopo tutto essere felici significa anche essere soddisfatti di se stessi di quello che si fa e della propria vita.

Essere sereni dovrebbe  essere l’obbiettivo di ogni giorno, se lo siamo in fin dei conti vivremo veramente la nostra vita invece di esistere e basta.

Essere felici può sembrare facile ma in realtà non lo è, perchè ci si deve armare di coraggio, di autostima e di tanta forza per non abbattersi nei momenti di difficoltà, ma si deve reagire e trovare il lato positivo in tutto quello che si fa.

Bisognerebbe tornare alla felicità di quando eravamo bambini, quando ci bastava veramente poco per sorridere, come una carezza da parte di un genitore o semplicemente vedere qualcosa di buffo o di colorato nell’ambiente che ci circondava; sarebbe tutto più facile se ci bastasse così poco.

Ma oggi cosa ci rende felice?

Ognuno trova la propria felicità in modi diversi poichè siamo tutti differenti,  ma allo stesso tempo uguali in quanto andiamo alla ricerca di un benessere interiore fin dall’antichità.

Queste emozioni positive scaturiscono anche da un benessere  economico, da una famiglia solida e unita, da rapporti sociali attivi , dalla realizzazione dei propri sogni ma in modo particolare dall’essere felici di quello che si ha.

“La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha.”Oscar Wilde.

Poichè l’uomo che non si accontenta mai e non è mai grato di quello che ha, sarà difficilmente felice al contrario di chi apprezza ciò che possiede.

Molti uomini al giorno d’oggi non sono felici;  una causa di ciò potrebbe essere la crisi economica che sta dilagando in questi ultimi tempi, ma molto probabilmente responsabili sono gli innumerevoli cambiamenti a cui è sottoposta la nostra società, visto che molte volte a causa delle nuove tecnologie  tendiamo a chiuderci in noi stessi e a concentrarci davanti allo schermo di un telefono o di un computer invece di parlare con i nostri amici o semplicemente uscire all’area aperta e dedicarci a ciò che ci piace. In questa nuova visione del mondo, molti giovani ma anche adulti non riescono a trovare la propria felicità ma solo una sensazione di essa apparente.

La serenità  invade l’anima delle persone anche nei piccoli gesti che molti fanno per aiutare gli altri, perchè non c’è nulla di più appagante del sorriso che si determina su qualcuno.

La felicità è stata molte volte argomento di riflessione di molti poeti e filosofi, forse perchè non tutti riescono a raggiungerla o perchè a volte la sua durata è così breve da farcene aumentare il desiderio di averne altra.

La nostra vita è una continua e estenuante ricerca verso di essa, che difficilmente viene trovata da tutti, poichè è come un tesoro nascosto nelle profondità del mare, quindi dobbiamo prendere la nostra nave e salpare verso le profondità dell’oceano per trovare la nostra felicità.

Articolo scritto da Maria Francesca Petraccia

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