Basta solo un piccolo gesto

TR15_febbraio_3Carlo Savini è un adolescente di 16 anni che frequenta il liceo classico a Milano. Ogni giorno, come tutti i ragazzi della sua età, prende l’autobus per andare a scuola e lo riutilizza per tornare a casa. Questo potrebbe sembrare un semplice fatto quotidiano senza alcuna particolarità; ciò che rende speciale Carlo e la sua storia è, purtroppo, la sua malattia degenerativa. Carlo soffre di Sma Atrofia muscolare spinale ed è costretto a vivere sulla sua sedia a rotelle elettrica. Nonostante questo, Carlo riesce a condurre una vita normale e, con la sua forza di volontà, si sforza di non sembrare diverso dagli altri. E per questo deve anche ringraziare anche gli autisti dell’autobus.

Carlo ha pubblicato una lettera il 16 gennaio 2016 sul “Corriere della Sera” con la quale ringrazia profondamente gli autisti che gli permettono ogni giorno di recarsi a scuola. Lasciare il proprio posto di guida del mezzo, alzare la rampa e far scendere addirittura qualche passeggero per permettere a Carlo di salire dentro l’autobus sono piccoli gesti che però significano una grande vittoria. Il Comune di Milano aveva dato a disposizione alla famiglia di Carlo una navetta per disabili affinchè lui potesse raggiungere la sua scuola in modo più facile e comodo. Utilizzare quella navetta per Carlo voleva dire essere privato di un suo diritto, ovvero della possibilità di essere uguale agli altri.

Il ragazzo ha affermato di essersi rifiutato lui stesso poiché voleva “stare mescolato a tutti”. Questo spirito di appartenenza a cui Carlo aspira è un desiderio comune alle persone che purtroppo sono colpite da handicap. Grazie agli autisti dell’Atm Carlo riesce a raggiungere il proprio obiettivo, a non sentirsi emarginato, ma alla pari dei suoi compagni. Tutto questo per un semplice gesto di aiuto che, anche se rallenta il tempo della corsa dell’autobus, vale proprio la pena di compiere.

Pubblicare una lettera di ringraziamento su un giornale nazionale non fa altro che aumentare l’importanza di questo atto. I piccoli gesti che accadono nel quotidiano vengono spesso ignorati poiché si pensa che non stupiscano, che non siano degni di nota. Ciò che invece Carlo ci ha fatto capire è che certe volte certe azioni che potrebbero passare inosservate per alcuni, rendono migliore la giornata ad altre. Allora talvolta basterebbe dimostrare un po’ più di cortesia e di umanità che non servono solo a chi necessita di un aiuto, ma arricchiscono e nobilitano l’animo di chi non è indifferente alle difficoltà degli altri.

Articolo scritto da Ludovica Aisa

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