C’erano una volta dei personaggi…

TR11_MARZO_2“Caro bambino,

vedo che te ne stai sempre là, seduto su quel divano rosso, con quella piccola scatola in mano, dove guardi una strana storia che il più delle volte parla di guerra.

Ogni tanto ridi, ogni tanto urli e ti arrabbi, poi lanci quella cosa sul cuscino e te ne vai sbattendo la porta.

Sembri quasi felice quando sei là, ma in realtà non lo sei, semplicemente non sei triste.

Eppure sei sempre tutto solo, o almeno credi di esserlo, ma se ci potessi dare un’opportunità ti accorgeresti che non è così, devi solo avere il coraggio di fare un passo verso le mensole, allungare la mano, prendere un libro e finalmente incontrarci.

Forse mi dovrei presentare, il mio nome è Bastiano e te lo dico perché nella mia di storia i nomi sono molto importanti.

Abito nel libro rosso del terzo ripiano della seconda libreria e anche se tu non riesci a capire l’utilità dei libri, almeno potresti tentare di scoprire la nostra: noi vogliamo esserti amico e raccontarti la nostra storia: la mia poi è una storia infinita, una storia nella storia, ma è da tempo ormai che aspetto te per viverne una terza”.

“Aspetta bambino, non fare tutto quello che dice Bastiano, leggere a volte è sbagliato, ti fa scordare il vero senso della realtà e ti porta a credere e a sperare in qualcosa di impossibile. Insomma a leggere sei capace, dopotutto non vieni premiato perché passi tutto il pomeriggio davanti a quella cosa nera, quindi non sarai neanche punito perché non leggi”.

“Non ascoltarlo, lui i libri li brucia! Secondo te ha senso? Crede che il miglior mezzo per istruirsi sia la televisione! Ti pare?! Poi dicci signor capo dei pompieri noi dove finiremmo se si bruciassero tutti i libri? Non esisteremmo più. Caro bambino, fidati di me!”

“Sei solo un bambino Bastiano, non puoi sapere”

“Solo un bambino? Io sarò per sempre un bambino e sono le storie che raccontava Wendy che mi hanno permesso di restare piccolo, lui non è solo un bambino lui è ancora un bambino e ha la fortuna di esserlo”

“Neanche tu puoi capire! Non sarai mai un adulto, non vedrai mai il mondo come lo vediamo noi”

“Come lo vedi tu, no non lo vedrò mai. Sono bambino e mi piace esserlo”.

“Mio caro ascolta noi due mentre tutti gli altri incapaci perdono tempo blaterando e litigando fra loro, ascolta noi, noi diciamo sempre la verità, parola di volpe, ah che sbadato lui è il mio amico Gatto, ma a cosa serve leggere? I soldi è quello che serve, per sopravvivere!”

“Sopravvivere? Io posso parlare di sopravvivenza e ti dico, caro bambino, che sono state le storie e i libri a salvarmi la vita e a salvarla a molte altre ragazze. Mi presento il mio nome è Shahrazad, non credo che tu mi conosca, il mio libro come quello del piccolo Bastiano è di colore rosso, la scritta dorata sopra recita “Le mille e una notte”, il tempo che ho impiegato a salvarmi la vita, raccontando delle storie.”

“Shh , silenzio, so di aver cominciato io, ma ora non parlate, guardate: sta allungando una mano verso di noi.

Vediamo chi sarà il primo a riaprire la propria storia e ad intrecciarla con la sua”.

Articolo scritto da Ester Ziarati

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