E se dessimo il giusto valore al tempo?

TR04_gennaio_1Quante volte nella nostra giornata sembra che il tempo voli e quante volte ci si ricorda di un qualcosa avvenuto tempo addietro come se fosse successo il giorno prima? L’idea che la vita sia breve e che il tempo scorra troppo velocemente è ormai comune. Ma la vita è davvero così breve o siamo noi a sprecarla in parte? Si è davvero sicuri che il tempo per fare ciò che si desidera non basti o semplicemente non ci si impegna abbastanza?

La vita è limitata eppure c’è un modo per capire se si sfrutta in pieno il tempo a disposizione o se lo si spreca: la sera prima di andare a dormire si può ripensare alle azioni compiute durante la giornata e chiedersi quanto di utile si è fatto e quanto si è valorizzato il tempo trascorso, ad esempio facendo una visita ai nonni, stando accanto ad un amico bisognoso, coltivando un hobby,e quanto invece ne è stato sprecato, rimanendo a casa a non studiare, a guardare la televisione, ad oziare.

Spesso capita di arrabbiarsi o di perdere il sorriso ed essere tristi. “Non c’è momento migliore di questo per essere felice. La felicità è un percorso non una destinazione” scriveva una piccola grande donna, che ha sfruttato in pieno il tempo concessole, Madre Teresa di Calcutta. La felicità deve essere il motore dell’esistenza, in questo modo la vita si riveste di una nuova luce e importanza. Non si può aspettare di essere felici, ma bisogna esserlo sempre, anche nei momenti più tristi, dai quali sembra di non potersi riprendersi, perché la felicità rende la vita straordinaria.

Molti vivono inoltre come se nulla esistesse tranne che il denaro, sprecando il tempo a disposizione ad accumulare ricchezze e a non condividerle con gli altri. È bene guardarsi da questo, perché così si conosce solo una forma distorta dell’amore, quello verso i beni materiali,e non il vero amore, quello che dovrebbe stare alla base dell’esistenza umana e che troppo spesso viene soppiantato da altro. Chi è avido dimentica pure un’altra cosa importantissima, che i beni terreni non ci seguono dopo la morte. In una famosa novella di Verga, la roba, il vecchio Mazzarò, dopo anni passati ad accumulare ricchezze, si rende conto che alla sua morte gli toccherà lasciare tutto e così dice disperato alla sua roba “Roba mia vientene con me!”, pur sapendo che è impossibile.

Dunque, se tutti capissero che si ha abbastanza tempo per sfruttare al meglio la propria vita e che non ci si deve attaccare a cose futili, ma a ciò che conta realmente, la società farebbe un grandissimo salto di qualità e magari nel mondo ci sarebbe meno odio. In fondo non è difficile, basta solo ricordarsi la scena del film “L’attimo fuggente” in cui il professore John Keating dice ai suoi alunni :”Carpe diem, cogliete l’attimo ragazzi,rendete straordinaria la vostra vita.”

Articolo scritto da Marco Calì

Stile: 2
Originalità: 1
Messaggio positivo: 2
Cogitabilità: 2

Commenti
Back to Top