Poesia: mezzo d’espressione destinato a sparire o a sopravvivere?

TR03_dicembre_2La poesia è l’espressione delle emozioni e dei pensieri più profondi, è un mezzo di comunicazione in grado di coinvolgere mentalmente ed emotivamente il lettore, trascinandolo in “un mondo di suggestioni enigmatiche e dolcissime, che per molti scomparirà forse per sempre ma per altri resterà per sempre lì, a portata di mano”, citando Fruttero. La poesia con l’inaugurarsi del ventunesimo secolo ha trovato di fronte a sè un “esercito” di nemici, tra cui vi sono le comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, che propongono modelli esibizionistici, contrapponendosi fortemente alla poesia, che è la più discreta delle arti. Le comunicazioni di massa disturbano il benessere psicofisico dell’individuo e, a tal proposito,  Massimo Gramellini racconta la storia di Ruth Lilly, erede della casa farmaceutica che produce il Prozac, che ha regalato cento milioni di dollari a “Poetry” , rivista di poesia che ha pubblicato i grandi del Novecento, e che rischiava di chiudere.

Può davvero la poesia interessare solo una cerchia ristretta di cultori? C’è che ritiene che la poesia debba continuare a essere la “stella polare” che è possibile ammirare sempre. A chiunque, infatti, dovrebbe essere concessa la libertà di farsi assorbire dal mondo della poesia, che sia opera di uno scrittore contemporaneo, di Carducci o di Neruda. Secondo altri la poesia è irreversibilmente morta, poichè irreversibile sembra la sua impopolarità. C’è chi sostiene che, nella società moderna, il posto della poesia, con la sua eleganza che “trascende” la realtà materiale, sia stato occupato dalla volgarità, dal desiderio smisurato di visibilità e successo. E’ anche vero che la società dello spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della poesia, perchè sa che ne avrebbe un ritorno d’immagine negativo. Alla luce di quanto espresso, la società moderna, seppure dedita al consumismo, all’apparenza e all’arricchimento, non potrà mai spodestare la poesia, poichè essa è sostenuta dalla fiducia tranquilla dei giovani in questo genere espressivo. Nella società odierna permane una minoranza di persone innamorate della poesia e della vita,che ha davvero tanto da offrire a chi decide di aprirsi ad essa. Le comunicazioni di massa, inoltre, sono destinate a mutare, mentre l’dentità della poesia è immutabile, proprio come un “eidos” platonico, ed è proprio questa la sua forza, poichè nè la TV, nè internet, nè la radio, potranno distruggere la passione dei poeti, l’interesse dei lettori e lo scambio di emozioni che avviene per mezzo della poesia, la quale possiede una forza e uno spirito superiori a qualsiasi mezzo di comunicazione di massa. Citando infatti una famosa frase latina, “Ubi maior, minor cessat!”.

Articolo scritto da Benedetta Vale

Stile: 3
Originalità: 2
Messaggio positivo: 3
Cogitabilità: 2

Commenti
Back to Top