Tabu

TR12_gennaio_3“Non dirlo, ci sono bambini” quante volte abbiamo sentito questa frase? Qualche volta, forse, l’abbiamo detta noi stessi; ci siamo coperti di buonismo e ipocrisia perché non siamo capaci di affrontare l’argomento senza malizia, noi, i grandi, gli adolescenti che di questo riempiono i loro discorsi, e loro, gli adulti che questo argomento dovrebbero conoscerlo meglio di noi.

E allora forse l’atto di vera ribellione è dirlo, senza girarci intorno: sesso.

Sesso, fare l’amore per i più romantici, non c’è niente di più naturale, eppure per la società sembra un tabù, qualcosa che tutti devono conoscere senza che se ne parli mai.

E da questo scaturiscono tante cose, per esempio la disinformazione sull’argomento, perché sarebbe uno scandalo se a scuola si parlasse di educazione sessuale, poi chi li sentirebbe i genitori?

Non sia mai che i ragazzi sentano la parola preservativo, altrimenti rischiamo che le ragazze non rimangano incinta senza volerlo! Infondo si sa, i migliori metodi contraccettivi sono quelli fatti in casa, quelli provati dall’esperienza, teorie scientifiche dettate dal ragionamento “se non è successo finora, perché dovrebbe succedere adesso?”.

Se qualcuno ha qualche dubbio c’è sempre Yahoo, ottimo per scambiarsi metodi e trucchi. Chi nella sua vita non ha visto almeno una domanda sul sesso o sulle mestruazioni navigando su internet?

Dietro un computer è più facile, se nessuno sa chi sei è come se non ne parlassi, non hai niente di cui vergognarti.

No, no, molto meglio non parlarne, molto meglio stare zitti.

Sesso. Sembra quasi una brutta parola, di certo non siamo abituati a sentirla così liberamente; sussurrata, questo si, oppure urlata da dei ragazzi un po’ volgari per strada, perché solo dei ragazzi volgari potrebbero usarla.

Sesso, ottimo per attirare “mi piace” su facebook o risate facili in comitiva, ma guai a chi osa farlo: se sei una ragazza e lo fai, allora sei “una facile”, da disprezzare per questo, se non lo fai sei frigida, e a nessuno piacciono le ragazze frigide, ma se lo fa un ragazzo è normale, sono ragazzi, hanno gli ormoni, che c’è di male?

Manca la coerenza, oltre che l’informazione.

Coerenza, sembra sconosciuta, non solo dai ragazzi, ma soprattutto dagli adulti, dal “senso comune”, che ci impone di non conoscerlo ma allo stesso tempo non fa altro che alludere ad esso, mostrarcelo velatamente in televisione o al cinema.

Ipocrisia o buonismo, in qualunque caso, questo non migliora certo la situazione: non è un segreto (o forse si) che le ragazze madri sono sempre di più e il loro numero continuerà a crescere.

Demonizzare il sesso però non è la soluzione, al contrario, non fa che peggiorare la situazione. Il sesso non è di per sé una cosa sbagliata, né chi lo fa si macchia di un peccato mortale: l’impulso sessuale è una cosa naturale e insita nella maggior parte delle persone, perché dunque frenarlo?

Fin quando si rispetta il proprio corpo nulla dovrebbe essere proibito; attenzione però! Con rispetto non si intende necessariamente “mantenersi casti e puri”, ma  vivere la propria sessualità, senza lasciare però che il proprio corpo diventi un mero oggetto sessuale.

Quante volte sulle riviste o nelle pubblicità il corpo delle donne principalmente, e tristemente, viene ridotto a poco più di questo, un oggetto?

Ancora, sono solo allusioni, il sesso rimane sempre un tabù, e come tale viene trattato.

Fortunatamente questa concezione del corpo sta cambiando, è un processo lento, e i primi deboli tentativi di istruire le masse sull’argomento si stanno facendo strada.

Ѐ ora di abbandonare l’ipocrisia che questa parola si porta dietro, c’è bisogno di una presa di conoscenza da parte di tutti, una ribellione senza forconi e senza pietre, basta la voce, basta una parola, basta dirla tutti insieme senza vergognarci.

Sesso.

Articolo scritto da Roberta Mazzaglia

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