Wanted! All over the world

TR01_marzo_3Parola-chiave: “Newsworthiness”, ovvero, citando il sociologo Mauro Wolf, “l’attitudine di un evento ad essere trasformato in notizia”. In ambito giornalistico e massmediologico, il concetto di “notiziabilità” occupa grande rilevanza. Esso indica i requisiti che deve possedere un determinato avvenimento per essere pubblicabile e divulgabile. Si tiene conto del contenuto, della novità, dell’interesse del pubblico e, soprattutto, della drammaticità dell’evento. Infatti, è ormai constatato che le vicende tragiche riscuotono maggior successo rispetto alle notizie edificanti e positive. La frase “bad news is good news” sintetizza a pennello questo concetto. Così, in un periodo in cui si parla tanto di terrorismo, di violenza, di diritti negati ed abusati, sembra proprio che la felicità abbia fatto le valigie per migrare in una sorta di “altrove” il cui accesso sembra impenetrabile.

Ma qualcuno non ha gettato la spugna! In pochi ne parlano, eppure la loro missione sembra destinata ad aver successo. Sono partiti da ogni angolo più remoto del pianeta. Hanno attraversato verdi pianure e grandi valli. Continuano a scalare montagne, camminando su strade polverose al calar del sole. Si fanno chiamare “hunters of happiness” e il loro obiettivo è riportare la felicità sulla terra, volente o nolente che sia.

Ecco elencati i loro guiding principles :

  1. Fare guerra alla guerra, in modo da costruire un mondo unito e senza confini. Un mondo in cui, nonostante le diversità di lingua, di religione e di cultura, gli uomini possano scoprire di essere in realtà profondamente simili;
  2. Dedicarsi all’attività introspettiva. Essa consente all’uomo non solo di guardarsi dentro, ma anche di coltivare i valori fondamentali. Inoltre, solo conoscendo se stessi e tentando di migliorarsi day by day, si può sperare di aiutare il proprio prossimo;
  3. Coltivare sane amicizie, in cui convivano lealtà, onestà, affetto, generosità e rispetto reciproco. Infatti l’amicizia, se autentica, è un bene prezioso che riscalda il cuore;
  4. Non aver paura della morte, la cui più intima essenza è, in fondo, sconosciuta. Di certo essa non rimane mai con l’uomo: o non è ancora arrivata o è già passata oltre. Piuttosto si deve temere una vita che non si è davvero vissuta;
  5. Ascoltare i propri sogni ed inseguirli fino alla fine, nonostante tutti gli ostacoli che si presenteranno nel proprio cammino: sono i sogni il motore dell’esistenza umana;
  6. Succhiare il midollo stesso della vita, cogliendone ogni singolo attimo. Non si tratta certo di un invito rivolto ad uno smodato edonismo. Bensì un monito a vivere intensamente e senza indugio il presente, dando valore ad ogni giorno proprio come se fosse l’ultimo;
  7. Ritenere che la vita possa essere vissuta in un solo modo: “insieme”.

In breve tempo questi sette principi hanno fatto il giro del mondo. Adesso la domanda è solo una:

“Riusciranno i nostri eroi a trovare il nascondiglio della felicità?” Le ipotesi dei reporters sono diverse: alcuni contrastano qualsiasi possibilità di riuscita dell’impresa, altri continuano a credere con tenacia in questo progetto. Ma una cosa è certa: gli hunters of happiness stanno diventando dei role models per l’umanità intera.

Articolo scritto da Michela Guidotto

Stile: 2
Originalità: 3
Messaggio positivo: 3
Cogitabilità: 2

Commenti
Back to Top